giovedì 26 luglio 2012

Anormals' Manifesto part 3

Esagerazioni caratteristiche non possono mancare; oggi specialmente l'esagerazione è perfino necessaria quando si tratti di liberarci da un falso concetto di armonia. A questo proposito vien naturale di citare un pensiero di Ingres, il quale, come Modigliani nella scorsa stagione, è il santo della giornata degli Anormals. "Riguardo al vero, preferisco che si esageri un poco, anche se si corre qualche rischio, perché, lo so, il vero non può essere verosimile". 
Sostituiamo alla parola "vero" la parola "rock", oppure elettronica, oppure progressive, e ci accorgeremo che la vita di ogni giorno rende atrocemente inattuale e inverosimile tutto ciò che ci incantò come equilibrato, bello, classico. 
La predilezione per questo pittore - e in fatto di musica bisogna sempre avvertire che certi riferimenti devono essere presi con cautela, senza presunzione culturale, bensì come ventate di entusiasmo, echi fuggevoli, sorrisi - è dovuta alle frequenti opposizioni di suoni senza chiaroscuro, allo svolgimento dei loop presentati in cadenze impari, al senso di sintesi che sorregge ogni composizione e soprattutto all' "erotismo" che anima le loro realizzazioni. Un' erotismo dal quale esula ogni esasperazione sessuale, a differenza di quanto vollero suggerire le maschere di ieri, o le proiezioni video di l' altro ieri. 
Questo per definire il concetto informatore di tutta la discografia, la quale a dispetto di molta stravaganza, di molti acuti è sempre meditata e originale.

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